domenica 11 novembre 2018

Il termosifone nella letteratura

“Si guardarono orgogliosamente il petto, per assicurarsi che i cuori fossero ancora là. Altroché se c'erano: rossi come ciliege e caldi come stufette. — Se avrà freddo, lo scalderemo noi — dissero pensando a Paolo. Ma che strana idea! Un giocattolo che scalda… E poi forse, chissà: non scaldano mica soltanto le stufe ed i termosifoni. Ci sono tante cose che scaldano: le parole gentili, per esempio, e magari anche tre marionette attaccate al loro filo...”
Gianni RodariLa freccia azzurra, Roma, Editori Riuniti, 1964


“Mia madre ogni giorno passava da Alberto, che abitava, di casa, vicino a loro. Trovava Miranda sulla poltrona. Alberto usciva un momento dal suo studio, in camice, con lo stetoscopio sul petto; e si scaldava al termosifone. Avevano, lui e mia madre, lo stesso vizio di star sempre attaccati ai termosifoni.”
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, Torino, Einaudi, 1963

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