“Si guardarono orgogliosamente
il petto, per assicurarsi che i cuori
fossero ancora là. Altroché se
c'erano: rossi come ciliege e caldi
come stufette.
— Se avrà freddo, lo
scalderemo noi — dissero pensando
a Paolo.
Ma che strana idea! Un
giocattolo che scalda… E poi forse,
chissà: non scaldano mica soltanto le
stufe ed i termosifoni. Ci sono tante
cose che scaldano: le parole gentili,
per esempio, e magari anche tre
marionette attaccate al loro filo...”
Gianni Rodari, La freccia azzurra, Roma, Editori Riuniti, 1964
“Mia madre ogni giorno passava da Alberto, che abitava, di casa, vicino a loro. Trovava Miranda sulla poltrona. Alberto usciva un momento dal suo studio, in camice, con lo stetoscopio sul petto; e si scaldava al termosifone. Avevano, lui e mia madre, lo stesso vizio di star sempre attaccati ai termosifoni.”
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, Torino, Einaudi, 1963
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